Ortodonzia & Logopedia
Logopedia, da greco “logos” (parola, discorso, scienza) e “paideia” (interpretabile come educazione): studio degli organi del linguaggio ed educazione ad un loro corretto funzionamento.
“Le dimensioni, la forma e la posizione delle arcate dentali sono legate soprattutto
alle dimensioni, alla forma ed al comportamento delle parti molli che le circondano”
(Rix e Ballard, 1945).
Questa citazione evidenzia l’esistenza di un rapporto biunivoco tra ortodonzia e logopedia, che rende possibile una collaborazione tra i tecnici dei due settori: se è, infatti, possibile contribuire con una terapia specialistica ortodontica ad una modificazione di una deglutizione deviata, è altrettanto possibile contenere e/o ridurre con una terapia logopedica una malocclusione delle arcate dentali. Molto spesso ci troviamo di fronte a soggetti nei quali la deglutizione scorretta e la malformazione coesistono, in casi del genere è necessario effettuare due tipi d’intervento complementari: la terapia ortodontica, di competenza dello specialista e la terapia logopedica, compito invece del logopedista.
Sta all’équipe odontoiatra – logopedista scegliere, dopo un’attenta valutazione diagnostica, tra le seguenti modalità d’intervento quella più adeguata in rapporto all’inquadramento e all’individualizzazione di ogni singolo paziente:
A. La terapia miofunzionale precede il trattamento ortodontico. In questo modo l’esecuzione degli esercizi miofunzionali non sarà disturbata da corpi estranei nella cavità orale, inoltre il ripristino dell’equilibrio neuromuscolare, da parte della mioterapia, renderà possibile un trattamento ortodontico-ortopedico più breve, un minor peso economico e soprattutto un risultato più stabile nel tempo.
B. Entrambi i trattamenti sono attuati contemporaneamente. Questa procedura è possibile solo se non sono applicati apparecchi ortodontici e/o ortopedici fissi, che impedirebbero sia l’acquisizione della postura di riposo sia la normale funzione dell’apparato bucco-linguale.
C. Il trattamento ortodontico precede la terapia miofunzionale. Questo procedimento è attuato quando sono presenti gravi disarmonie, disgnazie vere, sia scheletriche che dentali, le quali devono essere, almeno parzialmente ridotte prima dell’inizio della mioterapia: l’apprendimento della postura e delle funzioni normali di lingua e labbra può realizzarsi più facilmente in presenza di strutture anatomiche normali o vicine alla norma (Shindler 1990; Ierardo 1999; De FIlippis 1998)
“In ogni battaglia tra i muscoli e l’osso alveolare, vince sempre il muscolo”. (Garliner)
“E’ la funzione che detta l’anatomia”. (M. Martignoni)
Per poter meglio comprendere i meccanismi con i quali una deglutizione scorretta puo’ influenzare l’omeostasi dell’organismo, generando vari tipi di patologie interessanti altri distretti dell’organismo, e’ necessario conoscere la deglutizione corretta ed i meccanismi che la regolano . La fisiopatologia della deglutizione e’ un argomento complesso e che richiede una conoscenza completa ed accurata ed ogni pediatra , pur non essendo un terapista , ha il dovere di conoscere perfettamente il succedersi degli eventi che portano alla deglutizione per poter essere in grado di capire come si genera il danno e poter essere capace di diagnosticare ogni alterazione del fisiologico succedersi dei momenti dell’atto deglutitorio corretto . Qui accenneremo soltanto alle caratteristiche che distinguono la fisiologia della deglutizione dalla patologia . Innanzi tutto bisogna precisare che esiste una sola forma di deglutizione corretta e che ogni forma diversa non e’ semplicemente “atipica” , come si definiva in passato ma francamente patologia . Ogni volta che si ingoia male infatti si determina un danno per l’intervenire di movimenti muscolari inadeguati che determinano allontanamento dalla fisiologia .
Le caratteristiche della deglutizione fisiologica sono tre :
Contatto dentario in massima intercuspidazione ( cioe’ il contatto stabile di tutti i denti delle due arcate )
Attivazione della sola muscolatura linguale ( sedici muscoli con attivita’ specializzata )
Movimento peristaltico linguo – faringeo che determina la comparsa di pressione aerea negativa nel faringe responsabile della detersione delle tube di Eustachio .
Le carattersistiche della deglutizione scorretta sono invece :
Quasi costante assenza di contatto dentario durante la deglutizione ( vi e’ quasi sempre interposizione linguale anteriore o laterale )
La lingua compie un movimento antiperistaltico per cui diviene inefficiente determinando la necessita’ della azione compensatoria dei muscoli buccinatori e dell’orbicolare delle labbra e del mentoniero.
La pressione esercitata dai buccinatori determina la comparsa di pressione aerea positiva nel faringe con difficoltà’ di deflusso del muco attraverso le tube di Eustachio o , addirittura , inversione del flusso . A cio’ corrisponde la diminuzione di altezza del setto nasale che, costretto a svilupparsi in uno spazio piu’ ristretto a causa del sollevarsi della volta palatina sotto la spinta dei buccinatori si devia , da un lato . L’aumento delle resistenze nasali determinato dal restringimento delle cavita’ determina difficoltà’ di respirazione che inducono il bambino a cambiare ulteriormente la postura linguale per favorire la respirazione orale . Cio’ determina ristagno di muco nasale, edema delle mucose e difficoltà’ di detersione dei seni paranasali che, come sappiamo , sgorgano dai turbinati . A questo punto il cambiamento di respirazione diviene pressoché’ obbligato . Alla respirazione orale si accompagna un raddrizzamento della curva lordotica cervicale con assunzione di posture scorrette da parte del bambino , tutto questo ancora aggravato dalla mancanza di stimolazione dello spot linguale che studi recenti hanno riconosciuto ricchissimo di esterorecettori posturali e quindi di massima importanza per l’assetto posturale del paziente ; lo scarico al suolo delle forze avviene in questo caso in maniera anomala e cio’ determina le alterazioni della volta plantare . Ricordiamo inoltre che la muscolatura del corpo umano e’ funzionalmente organizzata in catene , per cui alla contrazione di un muscolo corrisponde l’attivazione di altri muscoli della stessa catena , e che due catene fondamentali partono dai muscoli della deglutizione per cui qualsiasi alterazione della deglutizione e’ in grado di dare effetti posturali . Moltissimo si sarebbe ancora da dire , ma cio’ esulerebbe dallo scopo di questo manuale , per cui per approfondimenti sulla amteria , si rimanda a corsi specifici che senz’altro sono fondamentali per la formazione di un pediatra qualificato e al passo con i tempi .